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arte, cultura-Roma-22-10-2022
"EVERYTHING IS TRANSFORMED" IN THE HANDS OF THE ARCHITECT PIERGIORGIO MAIORINI
"Everything transforms" is the title of Piergiorgio Maiorini's solo exhibition, who exhibited his works in the garden of his house, a "private" exhibition for friends and art lovers that lasted an afternoon, under the banner of friendship. and affection. An exhibition that tells how the life of an object that seemed to have ended its existence in the hands of the architect Maiorini resumes a new life, "nothing is created, nothing is destroyed, everything is transformed", said the scientist Lavoisier, initiator of the modern chemistry after he experimentally proved that matter cannot be created or destroyed, but only transformed. Recycling as a metaphor: a sense of abandonment, rebirth and regeneration a cycle that Maiorini's works invite us to rediscover. Architect and artist, creator of imaginative works such as useless machines, sculptures made with equipment from the industrial world. The result is kinetic / mechanical compositions without any function other than the aesthetic one. He is among the most representative artists of SpoletoMeetingArt, protagonist of Giovani European Magazine Special Procida Art Festival 2022, award-winning artist, author of works for projects such as the Communicate Europe Award and the SpoletoFestivalArt Literature Award. His “Dadaist” sculptures are made with wisdom, Gears, pulleys and ball bearings rotate without any purpose, in front of which to stop, with the same desire as children, in which to climb and turn in circles. The machines, of the time that take us back to call them memories or that take us forward to call them dreams. In addition to the "useless machines" his sculptures include the series of the "woods of the sea", the tools of the trade ", sundials, plastic glasses, pinwheels, ceramics.
“Tutto si trasforma” è il titolo della personale di Piergiorgio Maiorini, che ha esposto le sue opere nel giardino della sua casa, una mostra “privata” per amici e appassionati d’arte che è durata un pomeriggio, all’insegna dell’amicizia e dell’affetto. Una esposizione che racconta come la vita di un oggetto che sembrava aver terminato la propria esistenza nelle mani dell’architetto Maiorini riprende una nuova vita, “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, cosi affermò lo scienziato Lavoisier, iniziatore della chimica moderna dopo che dimostrò sperimentalmente che la materia non può essere creata o distrutta, ma solo trasformata. Il Riciclo come metafora: senso di abbandono, rinascita e rigenerazione un ciclo che le opere di Maiorini ci invitano a riscoprire. Architetto e artista, realizzatore di opere fantasiose come le macchine inutili sculture realizzate con apparecchiature del mondo industriale. Ne risultano composizioni cinetico/meccaniche senza alcuna funzione se non quella estetica. E’ tra gli artisti più rappresentativi dello SpoletoMeetingArt, protagonista su Giovani Europei Magazine Speciale Procida Art Festival 2022, artista pluripremiato autore di opere per progetti come il Premio Comunicare l’Europa e il Premio Letteratura SpoletoFestivalArt. Le sue sculture “dadaiste” sono realizzate con sapienza, Ingranaggi, pulegge e cuscinetti a sfera ruotano senza nessuno scopo, davanti a cui sostare, con lo stesso desiderio di bambini, in cui salire e girare in tondo. Le macchine, del tempo che ci portano indietro per chiamarle ricordi o che ci portano avanti per chiamarle sogni. Oltre alle "macchine inutili" le sue sculture comprendono la serie dei “legni del mare”, i ferri del mestiere”, le meridiane, Vetri Plastici, Girandole, Ceramiche.
PB
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